venerdì 20 febbraio 2015

Recensione: "Perfetto" di Alessia Esse

Hey there!
Manco da tantissimo, lo so. Spero di recuperare il tempo perso!
Oggi torno con la recensione di un libro letto a metà Gennaio, ma che aspettava sul mio Kindle da moolto più tempo! Prima di iniziare però, vorrei ringraziare Alessia per la disponibilità!

"Perfetto" (La trilogia di Lilac #1)
di Alessia Esse
 
Autopubblicato
Prezzo: cartaceo € 10,72/ ebook € 2,99
Pagine: 296
Trama: In un futuro non molto lontano, la popolazione è composta esclusivamente da donne.
La Sindrome ha ucciso tutti gli individui di sesso maschile, e la riproduzione è possibile solo grazie al midollo osseo. Gli effetti della Sindrome sono stati talmente devastanti per le donne sopravvissute che ricordare quei giorni è proibito, così come è proibito parlare degli uomini. Musica, film, libri, arte: tutto quello che riguarda il genere maschile è sepolto sotto il dolore.
Nel paesino francese di Malorai, un angolo di paradiso ai piedi di una cascata, Lilac Zinna si prepara al diploma. Diciassette anni, un amore sconfinato per la Storia Moderna e per le regole, Lilac sta per diventare un'insegnante, coronando il suo sogno e quello della nonna Francesca, che si occupa di lei da quando è nata. Lilac è al settimo cielo, e non solo perché sta per diplomarsi: alla cerimonia solenne parteciperà anche Vega G, la donna a capo del governo femminile che regola il mondo. E quando Vega G si mostra eccezionalmente interessata alla vita di Lilac, arrivando perfino ad offrirle un lavoro per il governo, Francesca - che nasconde un segreto tanto importante quanto pericoloso - decide di affidare sua nipote a qualcuno che avrà il compito proteggerla: due uomini.
Nel viaggio che la porterà lontano da Malorai e da tutto ciò in cui ha finora creduto, Lilac conoscerà un mondo nascosto, imparerà che il cuore può battere forte, e non solo per paura, e scoprirà chi è davvero Vega G.
 
 
Non ho mai letto recensioni negative su questo libro. Tutti lo dipingevano come un distopico imperdibile, con una storia affascinante e coinvolgente. La mia curiosità cresceva e cresceva, ma quando l'ho avuto tra le mani, ho aspettato il momento giusto per goderne al massimo la lettura. Ed ho fatto bene: perché Perfetto è stato letto nel momento giusto. E non ha deluso le mie aspettative, anzi.
 
"Perfetto" è la storia di Lilac. Diciassettenne studiosa e diligente, si prepara al diploma. Ed è al settimo cielo, perché alla cerimonia incontrerà Vega G, la donna che ha sempre ritenuto un modello da seguire. Fin da subito, la presidentessa si interessa alla vita di Lilac, sollevando in quest'ultima molte domande. Come mai Vega G le offre un lavoro in governo? E cosa nasconde? Dopo la Sindrome, la società è formata da sole donne. Infatti, gli uomini sono ormai una razza estinta ed è anche proibito parlare di loro. Ma quando l'amata nonna di Lilac, Francesca, lascia sua nipote in mano a due persone di sesso maschile, tutti i valori a cui la nostra protagonista ha sempre creduto si riveleranno molto diversi da quel che pensava.
Tutti i personaggi sono ben studiati: la mia preferita è stata, senza dubbio, Baguette. La sua curiosità, la sua simpatia, è sicuramente la meglio riuscita. Per conoscere meglio Lilac, invece, bisogna andare avanti con la lettura, perché avviene in lei un cambiamento che bisogna cogliere. Il rapporto di amicizia fra Baguette e Lilac è molto forte, ma non diventano mai due "amichette del cuore", e questo l'ho apprezzato.
Il resto dei personaggi mi è piaciuto ugualmente: sono tutti diversi, e l'autrice è stata abile nel costruire in ognuno di loro una storia e caratteristiche interessanti. Ed ho apprezzato il fatto che tutto questo non era confuso.
 
Lo stile di Alessia Esse è semplice e scorrevole, l'autrice non si è persa in descrizioni lunghe e dettagliate ma ha dato il giusto spazio a ogni cosa: la lettura si è rivelata, per questo, molto piacevole e veloce.
 
Vedo in questa trilogia un grande potenziale: la trama è ben costruita, i personaggi ben caratterizzati. Ci sono tutti gli ingredienti per una storia intrigante e coinvolgente. Questo primo libro è sicuramente stato un buon inizio ma, secondo me, mancava un po' di azione e di suspense, che spero di trovare nel secondo libro (che non vedo l'ora di leggere). Quindi, non mi resta che consigliare questo libro a chiunque abbia voglia di un buon distopico che faccia compagnia in un weekend di pioggia. Perché l'Italia dopo la terza guerra mondiale è molto più interessante dell'Italia di oggi.
Piccola parentesi: devo dire che il lavoro che è stato fatto su Perfetto, libro autopubblicato, non ha niente da invidiare alle grandi case editrici italiane. Brava Alessia!
 
ED IL MIO VOTO E'..
 
Canzone consigliata: "Animals" dei Maroon 5




domenica 1 febbraio 2015

Recensione: "Silver. La porta di Liv" di Kerstin Gier

Quanto ho letto a Gennaio, ragazzi! Ben quattro libri! Insomma, dando un'occhiata ai libri letti l'anno scorso, un inizio così non può che essere stimolante!
Per il resto, a scuola sto passando un periodo così e così, spero passi in fretta. Però alle verifiche ho dato il meglio di me stessa. Incrociamo le dita!
"Silver. La porta di Liv" è uno dei quattro libri letti a Gennaio (uno dei quattro non lo recensirò, dato che era per scuola). Purtroppo il mio computer non carica le foto su Blogger, così sono obbligata ad accenderne un altro, ma non sempre ne ho la possibilità. Comunque, in Febbraio dovrebbero arrivare anche le recensioni di due bei libri, letti a Gennaio: "Perfetto" di Alessia Esse e "Perdersi" di Lisa Genova.
 
"Silver. La porta di Liv" (Trilogia dei Sogni #2)
di Kerstin Gier
 
Casa Editrice: Corbaccio
Prezzo: €16,40
Pagine: 336
 
Trama: Liv è sconvolta: Secrecy, la misteriosa autrice del blog più frequentato della scuola, conosce i suoi segreti più intimi e non si fa scrupolo di raccontarli a tutti. Come è possibile? E cosa le nasconde l’affascinante Grayson, che è diventato il suo “fratellastro” da quando la mamma di Liv è andata a vivere con il padre di lui, trascinando anche lei e la sorellina Mia in questa nuova avventura? Ma soprattutto, quale presenza oscura si aggira di notte negli infiniti corridoi del mondo dei sogni di Liv, un mondo che, incredibilmente, condivide con altre persone? E cosa significano gli improvvisi episodi di sonnambulismo di Mia?
Incubi, misteriose apparizioni e pericolose cacce notturne non favoriscono certo la tranquillità di Liv, che di giorno è alle prese con una famiglia allargata davvero complessa, grazie anche alla gemella di Grayson, la splendida e spocchiosissima Florence, e alla loro terribile nonna, che non fa mistero di non approvare Liv, Mia e la loro madre… per non parlare del cane e della bambinaia! Per fortuna che c’è Henry, il suo ragazzo non solo nei sogni, ma anche qui la situazione non è semplice. E per di più sembrano esserci in giro parecchie persone che hanno ancora dei conti in sospeso con la nostra eroina e non solo di notte…
 
 
Il 2014 era partito benissimo: aspettavo da tantissimo un nuovo libro di Kerstin Gier, e sono stata accontentata. Infatti, è uscito "Silver", primo libro della "Trilogia dei sogni".
L'ho letto, e mi è piaciuto tantissimo. Interessante, simpatico, leggero, intrigante. Aveva tutte le carte in regola per essere una buona, bella, bellissima trilogia. Purtroppo, il secondo perde un pò della sua.. "magia", pur restando un libro molto carino.

In "Silver. La porta di Liv" ritroviamo la protagonista, Liv, e i suoi compagni, la sua famiglia. E ritroviamo anche Secrecy, l'autrice del Tittle-Tattle Blog, che sembra sapere tutto di tutti. E' a conoscenza di segreti molto intimi dei nostri protagonisti, per questo non smettono mai, neanche in questo volume della serie, di cercare indizi su chi possa essere l'anonimo.
E questa vicenda, ingarbugliata ad altre, come la storia di Liv con Henry, il suo legame con il suo fratellastro Grayson, e altre varie disavventure, la metteranno in difficoltà.
 
"Non mi ero affatto svegliata. Avevo sognato di svegliarmi, ma in realtà dormivo ancora"
 
Partiamo con il dire che io adoro Kerstin Gier. Insomma, è fantastica. Ma speravo che con "La porta di Liv" mi ricredessi sui libri di passaggio. Invece no, sono tutti uguali.
Capisco che il secondo libro ci rimette sempre: il primo di una trilogia è sempre una novità, conosci nuovi personaggi, nuove storie; il terzo libro è quello con più informazioni, più colpi di scena. Ne "La porta di Liv" vengono solo chiarite e enfatizzate certe situazioni (L'odio per la nonna di Grayson da parte di Liv e Mia, cose del genere). Vero che ci sono alcune cose importanti che vengono svelate, ma avrei preferito se la Gier passasse subito al punto, quindi scrivendo una duologia: infatti, sembra si sia trascinata la storia, allungando il brodo il più possibile, per portarla ad avere tre libri.
 
Oltre a questo, anche i personaggi stessi sembra abbiano perso un po' della loro personalità. Liv si era presentata come una protagonista brillante, simpatica. Qui diventa ripetitiva, noiosa, spenta. E lo stesso discorso vale per il resto dei personaggi. (Salvo Grayson. E Mia.)
Anche la storia d'amore fra Liv e Henry sembra aver perso un po' di "amore".
 
Lo stile della Gier è frizzante, leggero, scorrevole. Il suo tocco si riconosce sempre, le pagine volano via.
 
Non posso fare altro che consigliare questo libro a chiunque abbia letto il primo, e consigliare il primo a chiunque non lo abbia ancora letto. Ma partite con le aspettative basse: rispetto al primo perde molto, e risulta anche un po' meccanico e forzato. Per il resto l'idea di partenza (i sogni) è buona e interessante, ma manca quella suspense che spero di ritrovare nel terzo e ultimo libro della serie.
 
ED IL VOTO E'..
Anche con un mezzo voto in più!
 
Canzone consigliata: "Thinking out loud" di Ed Sheeran
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