"Volevo solo averti accanto"
di Ronald H.Balson
Editore: Garzanti
Prezzo: €14.90
Pagine: 420 c.a.
Trama: Anche quello che sembrava un fratello può tramutarsi nel tuo peggior nemico…
È la sera della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All’improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l’Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un’impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra.
È la sera della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All’improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l’Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un’impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra.
Recensione:
Sono contenta di riuscire a pubblicare questa recensione il Giorno della Memoria, perchè "Volevo solo averti accanto" ha come tema principale proprio l'Olocausto. Non è proprio ambientato durante la Shoà, ma si narra attraverso i ricordi del protagonista, così "reali" da sentirli a pelle.
La storia inizia mostrando due personaggi: Elliot Rosenzweig, ricco mecenate di Chicago e Benjamin Solomon, uno dei pochi ebrei scampati ai campi di sterminio. Quest'ultimo, la sera della prima al grande teatro dell'Opera di Chicago, punta alla testa di Elliot una pistola mentre lo accusa di essere Otto Piatek, un feroce criminale nazista. Nessuno gli vuole credere, nessuno è disposto ad ascoltarlo, tranne Catherine Lockhart, un'avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Nonostante il fatto che per tutti Rosenzweig è un sopravvissuto di Auschwitz ed è potente e rispettato, Cat, con l'aiuto del suo migliore amico dai tempi del liceo Liam, cercherà in tutti i modi di far sentire la sua voce e quella di Solomon.
"Io a volte ho queste sensazioni, queste visioni. Non ho una spiegazione razionale, ma prima quando mi ha visto muovere le labbra.. sì, stavo parlando alla mia Hannah. Lei era qui per me. Io credo che la sua anima sia eterna, e oggi l'ho sentita viva, accesa come sessant'anni fa. Anzi, ne sono certo. Crede che sia matto? O perlomeno un pò strano?
-Ben
"Io a volte ho queste sensazioni, queste visioni. Non ho una spiegazione razionale, ma prima quando mi ha visto muovere le labbra.. sì, stavo parlando alla mia Hannah. Lei era qui per me. Io credo che la sua anima sia eterna, e oggi l'ho sentita viva, accesa come sessant'anni fa. Anzi, ne sono certo. Crede che sia matto? O perlomeno un pò strano?
-Ben
La storia mi è piaciuta soprattutto per come Ben raccontava i suoi ricordi. Li narrava in modo così reale, come se stesse al presente, e non ho fatto a meno di sentire, come ho detto prima, a pelle i sentimenti del protagonista, come se li stessi vivendo io stessa. Balson è riuscito a creare personaggi che ti entrano nel profondo e una storia forte ma trattata in modo non pesante.
L'autore mi ha saputo trasportare dai grattaceli di Chicago alla fredda Zamosc, in Polonia ed ha saputo anche narrare una storia sullo sterminio degli ebrei, non come quelle che annoiano, ma romanzata. Le varie storie d'amore, la suspance.. beh, c'erano tutti gli ingredienti per un bel libro! Le mie aspettative non sono state per niente deluse, anzi!
Lo stile di Balson non è morboso, è semplice, senza paroloni, scorrevole.. penso che leggerò presto altri libri scritti da lui!
Le ambietazioni così magiche, nonostante non fossero descritte in modo molto esaustivo, ma la storia in generale prendeva molto.. Un libro che consiglierei a tutti tutti tutti!
Vorrei solo aggiungere che l'ultima foto che vedete è la copertina originale del libro.. io non so, mi piacciono molto tutte e due, sia questa sia quella italiana, ma quella originale è come se mi dicesse qualcosa di più sul romanzo.
L'autore mi ha saputo trasportare dai grattaceli di Chicago alla fredda Zamosc, in Polonia ed ha saputo anche narrare una storia sullo sterminio degli ebrei, non come quelle che annoiano, ma romanzata. Le varie storie d'amore, la suspance.. beh, c'erano tutti gli ingredienti per un bel libro! Le mie aspettative non sono state per niente deluse, anzi!
Lo stile di Balson non è morboso, è semplice, senza paroloni, scorrevole.. penso che leggerò presto altri libri scritti da lui!
Le ambietazioni così magiche, nonostante non fossero descritte in modo molto esaustivo, ma la storia in generale prendeva molto.. Un libro che consiglierei a tutti tutti tutti!
Vorrei solo aggiungere che l'ultima foto che vedete è la copertina originale del libro.. io non so, mi piacciono molto tutte e due, sia questa sia quella italiana, ma quella originale è come se mi dicesse qualcosa di più sul romanzo.
IL VOTO E'..
Pure con mezzo voto in più!
Canzone consigliata: Ordinary Love-U2 adoro*---*
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