domenica 1 febbraio 2015

Recensione: "Silver. La porta di Liv" di Kerstin Gier

Quanto ho letto a Gennaio, ragazzi! Ben quattro libri! Insomma, dando un'occhiata ai libri letti l'anno scorso, un inizio così non può che essere stimolante!
Per il resto, a scuola sto passando un periodo così e così, spero passi in fretta. Però alle verifiche ho dato il meglio di me stessa. Incrociamo le dita!
"Silver. La porta di Liv" è uno dei quattro libri letti a Gennaio (uno dei quattro non lo recensirò, dato che era per scuola). Purtroppo il mio computer non carica le foto su Blogger, così sono obbligata ad accenderne un altro, ma non sempre ne ho la possibilità. Comunque, in Febbraio dovrebbero arrivare anche le recensioni di due bei libri, letti a Gennaio: "Perfetto" di Alessia Esse e "Perdersi" di Lisa Genova.
 
"Silver. La porta di Liv" (Trilogia dei Sogni #2)
di Kerstin Gier
 
Casa Editrice: Corbaccio
Prezzo: €16,40
Pagine: 336
 
Trama: Liv è sconvolta: Secrecy, la misteriosa autrice del blog più frequentato della scuola, conosce i suoi segreti più intimi e non si fa scrupolo di raccontarli a tutti. Come è possibile? E cosa le nasconde l’affascinante Grayson, che è diventato il suo “fratellastro” da quando la mamma di Liv è andata a vivere con il padre di lui, trascinando anche lei e la sorellina Mia in questa nuova avventura? Ma soprattutto, quale presenza oscura si aggira di notte negli infiniti corridoi del mondo dei sogni di Liv, un mondo che, incredibilmente, condivide con altre persone? E cosa significano gli improvvisi episodi di sonnambulismo di Mia?
Incubi, misteriose apparizioni e pericolose cacce notturne non favoriscono certo la tranquillità di Liv, che di giorno è alle prese con una famiglia allargata davvero complessa, grazie anche alla gemella di Grayson, la splendida e spocchiosissima Florence, e alla loro terribile nonna, che non fa mistero di non approvare Liv, Mia e la loro madre… per non parlare del cane e della bambinaia! Per fortuna che c’è Henry, il suo ragazzo non solo nei sogni, ma anche qui la situazione non è semplice. E per di più sembrano esserci in giro parecchie persone che hanno ancora dei conti in sospeso con la nostra eroina e non solo di notte…
 
 
Il 2014 era partito benissimo: aspettavo da tantissimo un nuovo libro di Kerstin Gier, e sono stata accontentata. Infatti, è uscito "Silver", primo libro della "Trilogia dei sogni".
L'ho letto, e mi è piaciuto tantissimo. Interessante, simpatico, leggero, intrigante. Aveva tutte le carte in regola per essere una buona, bella, bellissima trilogia. Purtroppo, il secondo perde un pò della sua.. "magia", pur restando un libro molto carino.

In "Silver. La porta di Liv" ritroviamo la protagonista, Liv, e i suoi compagni, la sua famiglia. E ritroviamo anche Secrecy, l'autrice del Tittle-Tattle Blog, che sembra sapere tutto di tutti. E' a conoscenza di segreti molto intimi dei nostri protagonisti, per questo non smettono mai, neanche in questo volume della serie, di cercare indizi su chi possa essere l'anonimo.
E questa vicenda, ingarbugliata ad altre, come la storia di Liv con Henry, il suo legame con il suo fratellastro Grayson, e altre varie disavventure, la metteranno in difficoltà.
 
"Non mi ero affatto svegliata. Avevo sognato di svegliarmi, ma in realtà dormivo ancora"
 
Partiamo con il dire che io adoro Kerstin Gier. Insomma, è fantastica. Ma speravo che con "La porta di Liv" mi ricredessi sui libri di passaggio. Invece no, sono tutti uguali.
Capisco che il secondo libro ci rimette sempre: il primo di una trilogia è sempre una novità, conosci nuovi personaggi, nuove storie; il terzo libro è quello con più informazioni, più colpi di scena. Ne "La porta di Liv" vengono solo chiarite e enfatizzate certe situazioni (L'odio per la nonna di Grayson da parte di Liv e Mia, cose del genere). Vero che ci sono alcune cose importanti che vengono svelate, ma avrei preferito se la Gier passasse subito al punto, quindi scrivendo una duologia: infatti, sembra si sia trascinata la storia, allungando il brodo il più possibile, per portarla ad avere tre libri.
 
Oltre a questo, anche i personaggi stessi sembra abbiano perso un po' della loro personalità. Liv si era presentata come una protagonista brillante, simpatica. Qui diventa ripetitiva, noiosa, spenta. E lo stesso discorso vale per il resto dei personaggi. (Salvo Grayson. E Mia.)
Anche la storia d'amore fra Liv e Henry sembra aver perso un po' di "amore".
 
Lo stile della Gier è frizzante, leggero, scorrevole. Il suo tocco si riconosce sempre, le pagine volano via.
 
Non posso fare altro che consigliare questo libro a chiunque abbia letto il primo, e consigliare il primo a chiunque non lo abbia ancora letto. Ma partite con le aspettative basse: rispetto al primo perde molto, e risulta anche un po' meccanico e forzato. Per il resto l'idea di partenza (i sogni) è buona e interessante, ma manca quella suspense che spero di ritrovare nel terzo e ultimo libro della serie.
 
ED IL VOTO E'..
Anche con un mezzo voto in più!
 
Canzone consigliata: "Thinking out loud" di Ed Sheeran

2 commenti:

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